Una domenica senza cannoli è come un bel vestito senza cravatta 


Chi, da buon siciliano, non ha mai assaggiato almeno un buon cannolo siciliano? In tutte le sue varianti: con la ricotta, con il cioccolato, con la crema e chi più ne ha, più ne metta! Per un vero siciliano non è domenica, non è festa, se a tavola non c'è un bel vassoio di cannoli.

Ma quali sono le origini di questa prelibatezza della tradizione siciliana? Si narra che il cannolo siciliano fosse originariamente una ricetta saracena: sarebbero state, infatti, le donne dell’Harem (il "luogo riservato”, destinato alla vita privata delle donne nel mondo islamico) del signore di Qalc'at al-Nissa (l’odierna Caltanissetta) le ideatrici dei cannoli. Un’altra tradizione vuole, invece, che il cannolo sia ispirato ad una ricetta romana già esistente, di cui aveva parlato Cicerone, definendolo "tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus" (tubo farinaceo ripieno di latte per un dolcissimo cibo).
Quali che siano le reali origini di quello che rappresenta uno degli elementi in assoluto più caratteristici della tradizione dolciaria siciliana, il cannolo ha visto crescere la propria diffusione e la propria fama in maniera esponenziale. Da dolce tipico carnevalesco, è infatti divenuto elemento quasi quotidiano della tavola siciliana, fino ad essere inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tipici italiani dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Da Cicerone ad Andrea Camilleri, tutti riconoscono ed esaltano il valore tradizionale (oltre che la bontà) della ricetta siciliana per eccellenza. Nel suo ciclo di romanzi più fortunato, “Il commissario Montalbano”, è ricorrente la figura del dottor Pasquano, anziano medico legale profondamente legato ai cannoli, tanto da farne un vero e proprio abuso!
Molteplici sono le varianti apportate nel corso degli anni alla ricetta tradizionale del cannolo: basti pensare all’attuale (e oramai molto famoso) “cannolo scomposto”, una rivisitazione del nostro gioiello siciliano in cui la cialda viene frantumata e i suoi pezzi adagiati su un letto di ricotta.
La verità è che, per quanto buone possano essere le varianti, il tradizionale cannolo resta l’intramontabile e inimitabile mix di sapori che rende un siciliano fiero di essere tale!  

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