LA CASSATA SICILIANA

Non invidio a Dio il paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia (Federico II di Svevia)


                                 

Regina indiscussa della pasticceria siciliana, la cassata siciliana è proprio l'emblema della nostra isola. Tornando indietro nel tempo, la cassata siciliana risale al IX secolo con la dominazione araba in Sicilia. Avendo già introdotto in Sicilia la canna da zucchero, il limone, il cedro, l'arancia amara, il mandarino, la mandorla e la ricotta di pecora, gli arabi decisero di mescolare tutti questi ingredienti, infornarli e di segnare per sempre la storia culinaria siciliana. Ma non finisce qui!
Con i normanni, la pasta frolla venne sostituita dalla pasta martorana (impasto di farina di mandorle e zucchero) conferendo alla regina il colore verde (dato dagli estratti di erbe). La cassata, presso i normanni, non venne più infornata ma composta a freddo.
Con gli spagnoli, poi, venne aggiunto il cioccolato e, infine, durante il barocco vennero aggiunti i canditi.
Inizialmente la cassata era un dolce tipico pasquale fatto dalle monache siciliane; oggi, invece, è ormai ospite indiscusso del pranzo domenicale.

   
"Minnuzze di Sant'Agata"

Particolarmente legati alla cassata siciliani sono i Catanesi, che ne hanno fatto addirittura un simbolo per la festa di Santa Lucia: si tratta delle "minnuzze di Sant'Agata", piccole cascatelle a forma di seni.
 Tintu è cu un mangia a cassata a matina i Pasqua (Proverbio siciliano) 









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